La Commissione Europea, nella giornata del 14 febbraio 2023, sul proprio sito istituzionale, ha emanato in comunicato stampa nel quale ha proposto nuovi ambiziosi obiettivi per quanto riguarda le riduzioni di emissioni di Co2 per i veicoli pesanti a partire dal 2030.
In particolare, la Commissione, nel comunicato in questione, ha reso noto che il settore dei trasporti (camion, autobus urbani e autobus a lunga percorrenza) sono responsabili di oltre il 6% delle emissioni totali di gas a effetto serra (GHG) dell’UE e di oltre il 25% delle emissioni di gas serra derivanti dal trasporto su strada. Questi standard di emissione rafforzati garantirebbero che questo segmento del settore del trasporto su strada contribuisca al passaggio a una mobilità a emissioni zero e agli obiettivi dell’UE in materia di clima e inquinamento zero.
Proprio in virtù di ciò la stessa Commissione propone di introdurre gradualmente norme più rigorose sull’abbassamento delle emissioni di CO2 per quasi tutti i nuovi veicoli pesanti rispetto ai livelli del 2019, in particolare:
- Riduzione delle emissioni del 45% dal 2030;
- Riduzione delle emissioni del 65% dal 2035;
- Riduzione delle emissioni del 90% dal 2040.
Secondo la Commissione, in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo e di REPowerEU, questa proposta avrà anche un impatto positivo sulla transizione energetica, riducendo la domanda di combustibili fossili importati e migliorando il risparmio energetico e l’efficienza nel settore dei trasporti dell’UE. Fornirà vantaggi agli operatori e agli utenti dei trasporti europei riducendo i costi del carburante e il costo totale di proprietà e garantirà una più ampia diffusione di veicoli più efficienti dal punto di vista energetico. Migliorerà anche la qualità dell’aria, in particolare nelle città, e la salute degli europei.
Inoltre, questo è un settore chiave per sostenere l’industria europea delle tecnologie pulite e aumentare la competitività internazionali. L’UE è leader di mercato nella produzione di autocarri e autobus e un quadro giuridico comune contribuisce a garantire tale posizione per il futuro. In particolare, le norme rivedute forniscono un segnale chiaro e a lungo termine per orientare gli investimenti dell’industria dell’UE in tecnologie innovative a emissioni zero e promuovere la realizzazione di infrastrutture di ricarica e rifornimento.
La posizione di UETR
In risposta a quanto dichiarato dalla Commissione Europea, UETR (Associazione Europea delle micro, piccole e medie imprese del trasporto merci su strada di cui ASSOTIR è componente effettivo) ha reso noto un proprio comunicato stampa in cui specifica che gli obiettivi di emissioni di CO2 (promossi dalla Commissione) per i nuovi camion richiedono la creazione di un ambiente normativo e operativo funzionante e abilitante al più presto.
Per raggiungere gli ambiziosi obiettivi fissati dalla nuova proposta della Commissione europea sui nuovi obiettivi riguardanti l’abbassamento delle emissioni di CO2 per i nuovi veicoli pesanti – si legge nella nota dell’Associazione Europea – l’UETR chiede la creazione di un ambiente normativo e operativo praticabile e favorevole per gli autotrasportatori, garantendo il mix energetico dell’UE e la neutralità tecnologica.
Il sostegno finanziario e le misure di accompagnamento alle MPMI del trasporto su strada sia in termini di veicoli che di prodotti energetici saranno fondamentali. Un quadro comune europeo, che comprenda orientamenti per gli Stati membri e gli aiuti di Stato per le agevolazioni fiscali, la riduzione dei costi di produzione e gli incentivi all’acquisto, può creare un ambiente favorevole.
La nuova proposta – prosegue UETR – impone a tutti i responsabili politici dell’UE di garantire quanto prima il pieno sviluppo in tutta l’UE di una rete di infrastrutture per i combustibili alternativi a costi accessibili per i piccoli trasportatori. Oltre agli obiettivi e ai requisiti per i punti di ricarica nello sviluppo della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T), sarebbero necessari anche incentivi per gli investimenti nelle stazioni di ricarica private nei centri logistici e nei magazzini.
Affrontare con successo la crisi dei prezzi dell’energia è necessario anche per la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio e per il conseguimento degli obiettivi del Green Deal dell’UE da parte degli operatori dei trasporti, ha concluso UETR.