In queste settimane regna l’incertezza meterologica: passiamo dai 35 gradi ai 7. Un’incertezza che va di pari passo al nostro settore che persevera in questo stato comatoso: è il caso del trasporto merci su strada in Europa che per il terzo mese consecutivo ha fatto registrare un calo con una diminuzione dei noli nel mese di marzo del 7,4% e meno il 5,1% rispetto al mese precedente.
Sicuramente l’impatto è stato fortemente caratterizzato dalle festività pasquali e l’instabilità della situazione del Mar Rosso, ma il trend non è sicuramente entusiasmante.
Penso che una riflessione doverosa debba essere rivolta al 1° maggio, festa dei lavoratori. Ho letto nei giorni scorsi che la nostra professione è a rischio dequalificazione.
Fa male al cuore leggere notizie del genere per chi, come me, come noi, fa del suo lavoro una missione, una sorta di credo e che s’impegna giorno e notte per contribuire non solo agli interessi personali ma anche di quelli delle famiglie dei nostri dipendenti.
Ma al di là delle retoriche, resta un punto fermo che abbiamo ribadito più volte: del trasporto su strada non si può fare a meno. Questo deve darci consapevolezza nei momenti professionali più bui.
Tra difficoltà di reclutamento e l’apertura a forza lavoro estera, il settore affronta sfide significative. Ma rispetto alle difficoltà nel reperire autisti, non mi convince la tendenza di cercare soluzioni a basso costo. Sarei più orientato ad un incremento naturale dei costi del trasporto. Cosa che attualmente non avviene perché la forza dell’autotrasportatore è troppo debole nei confronti del committente e quindi si riapre per l’ennesima volta il caso dei costi di sicurezza.
Sono ripetitivo?
Probabilmente sì, ma alla fine tutte le considerazioni portano su questa strada.
In questo contesto, il Primo Maggio si trasforma in una riflessione critica sul futuro del settore dell’autotrasporto in Italia, con l’auspicio di riforme che possano realmente valorizzare e proteggere i diritti e le condizioni degli autotrasportatori italiani.
Meteo incerto, sì, come il nostro futuro!!!