Questo editoriale di maggio non può non esordire con un riferimento alla scomparsa di Papa Francesco, da cristiano sono addolorato per questa perdita enorme. Papa Francesco ha caratterizzato il suo pontificato con umiltà, schierandosi sin dalla sua nomina dalla parte degli emarginati, dei poveri e dei bisognosi, cercando di creare ponti e non muri per la risoluzione delle controversie.
Con il dovuto rispetto nei confronti di tutti, vorrei uno come lui alla guida del Ministero dei Trasporti, una figura istituzionale che sappia ascoltare, dialogare, unire e costruire.
Bene, il rimborso dei pedaggi, delle accise, click day e tutte le azioni volte a favorire le aziende di autotrasporto e logistica.
Ma siamo sempre lì: manca la visione, la lungimiranza di portare serenità e armonia all’interno del settore.
In occasione dell’ultimo tavolo tecnico indetto dal MIT, sono stati discussi cinque temi: la necessità di riconoscere al trasportatore un indennizzo per le soste eccessive al momento del carico e dello scarico delle merci; il rispetto dei tempi di pagamento delle fatture di trasporto; le modiche per accedere all’esame per il conseguimento della CQC; la destinazione delle risorse strutturali relative all’anno 2025; e l’istituzione di un fondo pluriennale (590 milioni di euro) per il rinnovo del parco veicolare, che diventerà operativo dal 2027.
Bene, ma non benissimo, perché siamo sempre lì: per far valere i propri diritti, servirebbe sempre una segnalazione da parte dell’autotrasportatore che non denuncerà mai la committenza, visto che continua a trovarsi in una persistente sudditanza commerciale, mentre la cosa giusta sarebbe che lo Stato intervenisse direttamente con controlli e verifiche.
E vogliamo parlare delle violazioni normative in materia Durc?
La Committenza, non osservando le norme, le quali prevedono la verifica soltanto “preventiva” del DURC positivo, approfittano dei servizi svolti e nel caso di un successivo DURC negativo, non rispondono in solido con l’autotrasportatore ai trattamenti contributivi, previdenziali nonché assicurativi, oltre alle obbligazioni fiscali e addirittura alle violazioni del Codice della Strada.
Per di più, il mancato pagamento delle fatture comporta, l’inosservanza della legge sui “tempi di pagamento” la quale produce, al committente, una sanzione del 10% dell’importo della fattura.
Attraverso Trasportounito, abbiamo chiesto a tutte le istituzioni coinvolte di attivarsi seguendo le normative mediante una corretta metodologia sulle istruttorie avanzate, in quanto fra Durc e tempi di pagamento, a livello associativo, stiamo tutelando ogni singola impresa, senza esporla, e quindi, ove possibile, senza rischiare di farle perdere il rapporto professionale.
Ecco perché ci vorrebbe un Ministro ai Trasporti come Papa Francesco.
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